Onorevoli Colleghi! - Con la proposta di legge che sottoponiamo alla vostra attenzione chiediamo l'abrogazione della norma contenuta nel comma 552 dell'articolo 1 della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria 2005). Tale norma prevede che le controversie che hanno ad oggetto le procedure e i provvedimenti in materia di impianti di generazione di energia elettrica di cui al decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7 (il cosiddetto decreto «sblocca-centrali», convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2002, n. 55), comprese le relative questioni risarcitorie, siano devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
In pratica il TAR in primo grado e il Consiglio di Stato in appello saranno i giudici unici di tutte le controversie in materia di contenzioso relativo a impianti termoelettrici con potenza installata superiore a 300 MW termici, togliendo di fatto ai cittadini la possibilità di ricorrere al tribunale civile.
Ricordiamo che questa norma venne inserita nella legge finanziaria 2005 durante il suo esame in Parlamento, e approvata a seguito della «blindatura» della finanziaria stessa conseguente alla decisione dell'allora Governo Berlusconi di porre la questione di fiducia sull'intero provvedimento.
L'approvazione della legge finanziaria, e quindi di questo comma, avvenne mentre era in corso il procedimento civile sulla riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord presso il tribunale civile di Civitavecchia, consentendo ai legali dell'Enel di presentare un'eccezione, rivendicando al giudice amministrativo la competenza a decidere - appunto in base al citato comma 552 dell'articolo 1 della finanziaria 2005 - sulla questione della suddetta centrale.